Impianti di raffrescamento
Il DM 37/2008 cita: “le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell'arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte.”
Gli impianti di cui sopra sono classificati come segue:
c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali;
Per sottrarre calore da un ambiente si sfrutta il ciclo termodinamico della macchina frigorifera con evaporazione e condensazione del fluido frigorigeno. Gli impianti più semplici sono costituiti dai classici Split ad espansione diretta per passare a sistemi più evoluti come quelli a volume di refrigerante variabile. Vi sono poi altri sistemi che sfruttano come fluido termovettore acqua come gli impianti a ventilconvettori o radianti a soffitto/pavimento. Negli impianti radianti sarà necessario deumidificare l’aria ambiente per evitare formazione di condensa sulle superfici.